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636

Lobbisti alla Conferenza per il clima

636 il numero dei lobbisti di aziende del petrolio, del gas e del carbone come rappresentanti governativi alla conferenza internazionale per il clima del 2022
Un contributo della community di Claudio Campedelli16.11.2022
Ritratto di Claudio Campedelli
In Europa sempre più governi si ingegnano per criminalizzare le attiviste e gli attivisti ambientali per contenere le proteste che chiedono un bene comune quale la tutela dell’ambiente e non per interessi privati.
Con forme di protesta nuove le attiviste e gli attivisti cercano di mobilitare l’oppinione pubblica sul tema delle variazioni climatiche che proprio alla conferenza internazionale sono state definite come un suicidio collettivo.
D’altronde viviamo in un periodo dove i mezzi di informazione si concentrano sulla loro fetta di potere e non sul loro compito professionale di informare la popolazione: una notizia deve creare rendita indipendentemente dal contenuto.
Le attiviste e gli attivisti ambientali ricorrono alla colla istantanea per incollarsi sulla strada o imbrattano famose opere d’arte con liquidi.
I lobbisti del petrolio, gas e carbone non necessitano di queste proteste: con i loro protettori governativi siedono direttamente ai tavoli di contrattazione senza rischiare nulla e determinando la distruzione del nostro futuro per i loro profitti.
Le associazioni ambientaliste invece vengono tollerate come ospiti o osservatori.
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