Politica | Comunali 2020

Roberto Zanin, l’anti-Caramaschi?

Il vicepresidente dell’Fc Südtirol, manager della finanza, è in contatto con la Lega per la candidatura a Bolzano. “Tra pochi giorni decido”. Maturi: nome a fine mese.
Multilife, Roberto Zanin
Foto: Multilife

“Ci sto pensando”. È il senso del messaggio affidato all’edizione di oggi del quotidiano Alto Adige da Roberto Zanin. Il vicepresidente dell’Fc Südtirol-Alto Adige, squadra di calcio di Bolzano che milita in serie C, nella vita professionale imprenditore e dirigente di società nel settore della finanza e del private banking, nonché persona apprezzata e conosciuta a cavallo dei mondi e delle comunità linguistiche in Alto Adige, è uno dei due-tre nomi corteggiati dalla Lega per la corsa a sindaco di Bolzano. Lo stesso Filippo Maturi, responsabile della campagna elettorale cittadina del partito di Salvini, non smentisce i contatti ma rimanda comunque all’annuncio ufficiale previsto “a fine mese”. Si vedrà se il dialogo rivelato sabato dalla Rai Alto Adige andrà in porto o se avrà invece l’effetto di “bruciare” l’ennesimo profilo per la sfida a Caramaschi e agli altri candidati già in campo. Intanto Alessandro Huber del Pd punge i rivali: “Ancora una domenica senza il candidato del centrodestra” afferma in un post senza però considerare i rumors.

 

Nome “civico” e conosciuto

 

Cinquantaquattro anni, bolzanino “doc”, cresciuto alle Semirurali, Zanin è divenuto nella sua carriera professionale un manager nel settore dell’intermediazione finanziaria. Nel 2002 ha fondato assieme a due colleghi Multilife, agenzia con sede in piazza Walther, a Bolzano, specializzata nei servizi assicurativi, e negli ultimi dieci anni è stato dirigente di AlpenBank (fino al 2019) e ora lo è di Consultinvest Sim spa. “In una terra di confine, i limiti non esistono” si legge proprio sul sito di Multilife. Un motto che lo ha portato anche a rappresentare con decisione la scommessa, stavolta nel calcio, di un territorio di frontiera e multilingue. Dell’Fc Südtirol è infatti vicepresidente dall’agosto 2016. In virtù di questo variegato curriculum per la Lega e forse il centrodestra unito potrebbe essere un valido esponente dal profilo civico, in grado di ottenere un eventuale consenso anche in casa Svp se si arriverà (com’è altamente probabile) al ballottaggio.

Inizialmente interpellato nei giorni scorsi dalla Rai, Zanin ha confermato di essere stato contattato più volte dalla sponda leghista e si è dichiarato lusingato dall’opportunità, ma allo stesso tempo ha precisato di non aver ancora concesso la sua disponibilità. Il manager, che aveva comunque precisato di non essere l’unico nome in gioco, dalle pagine odierne dell’Alto Adige, intervistato da Paolo Campostrini, ha ribadito di non aver sciolto le riserve. Dopo aver inizialmente detto di no alla prima richiesta, ha raccontato, si è fatto più possibilista di fronte al nuovo tentativo attuato dalla Lega tramite Maturi. Mi prendo ancora qualche giorno per decidere in modo definitivo, sì o no, è il senso delle sue parole. Ma non è escluso che alla fine resti coerente con il suo primo, garbato rifiuto.

 

La Lega attende, il Pd all’attacco

 

Nonostante le indiscrezioni la Lega attende prima di rivelare il nome scelto per la corsa bolzanina (Maturi promette che la conferenza stampa sarà alla fine di febbraio) e sciogliere il nodo delle alleanze: se sarà o meno centrodestra unito con Forza Italia e Fratelli d’Italia, questi ultimi piuttosto invisi all’Svp.

Nel frattempo dal fronte opposto giungono gli attacchi dalla coalizione che sostiene Caramaschi. “Un’altra domenica senza candidato sindaco della destra a Bolzano, a due mesi alle elezioni comunali. Noi del Pd e del centrosinistra siamo tutti uniti con Renzo Caramaschi. Loro sono invece tutti divisi attorno al fantasma di un candidato, o una candidata, che non c’è. Questa improvvisazione della destra non fanno bene a Bolzano”, punge sulla sua pagina social il segretario provinciale Huber, che però non deve aver prestato molta attenzione alle ultime novità.