Politica | no war

Contro il business della guerra

Domani a Bolzano l'Assemblea cittadina contro la guerra lancia una manifestazione per il disarmo e la messa al bando degli interessi economici che foraggiano i conflitti.
No war
Foto: Unsplash

“Cessate il fuoco e negoziate”. Questo l’appello lanciato le settimane scorse dalla Rete Italiana Pace e Disarmo.

Nel weekend che precede la Settimana ONU per il Disarmo, alla vigilia dell’ottavo mese di guerra in Ucraina, la piattaforma “Europe For Peace” ha promosso una mobilitazione diffusa che è stata accolta da oltre 100 città italiane. Un weekend di mobilitazione trasversale che si tradurrà in marce, flash mob, presidi, momenti di silenzio, consegne di petizioni e molto altro ancora.

“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – si legge nel testo sottoscritto dalle aderenti di Europe for Peace –  ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata, portando conseguenze nefaste anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale”. Ribadendo la vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra la piattaforma ribadisce la necessità di trovare “una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali” sottolineando quanto sia importante “che il nostro Paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato avviando un percorso per una Conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro”. 

 

Una posizione necessaria alla luce dello scenario nucleare che rischia di prospettarsi.
Mosca e Washington si scambiano da alcune settimane minacce inquietanti incentrate su un’escalation bellica come non si vedeva da molti anni. La NATO ha iniziato lunedì 17 ottobre l’esercitazione “Steadfast Noon”, Mezzogiorno costante, con la partecipazione, riporta il giornalista Antonio Mazzeo sulla rivista Pagine Esteri, “delle aeronautiche militari di 14 paesi dell’Alleanza Atlantica con oltre 60 cacciabombardieri di quarta e quinta generazione, aerei di sorveglianza e intelligence e velivoli cisterna per il rifornimento in volo”. Ai “war games” starebbero partecipando anche due bombardieri strategici B-52 a lungo raggio di US Air Force provenienti dalla base di Minot, North Dakota.

A Bolzano, una rete composta da diverse organizzazioni, associazioni e singoli si è riunita due settimane fa, su appello dello Spazio Autogestito 77, dando vita all’Assemblea cittadina contro la guerra che ha deciso di aderire al mosaico di iniziative lanciate dalla Rete Pace e disarmo.

L’ invito è quello di partecipare a un corteo questo sabato 22 ottobre. Una manifestazione che si prevede ampia e partecipata, a cui hanno aderito, in secondo luogo, anche altre realtà cittadine, organizzazioni sindacali e partiti. Poche ma efficaci le parole d’ordine lanciate dall’Assemblea:

  • Per un immediato cessate il fuoco
  • Per la fine del conflitto armato
  • Contro la fornitura di armi e gli interessi economici alla base dell'escalation militare 
  • Per immediati negoziati
  • Per l’aiuto non militare alle persone vittime della guerra
  • Per la tutela di tutte le persone colpite dal carovita e dalla speculazione conseguente alla guerra


Il ritrovo sarà alle 15.00 in Piazza Matteotti.