Cronaca | MERANO

Segantini allagata: tempi lunghi

Per "asciugare" la scuola ci potrebbero volere 2 settimane. Dal Medico: "Incomprensibili le sollevazioni dei genitori".Ufficializzata la vendita dell'isituto di Quarazze.
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Foto: Comune di Merano

Scuole meranesi, molte croci e per ora quasi nessuna delizia. In attesa di potenziare la squadra che se ne occupa.

I tecnici sono al lavoro per accelerare il processo di asciugatura dell’edificio che ospita la scuola media Segantini, sommersa da 65mila litri d’acqua nella notte tra sabato e domenica scorsi da un atto doloso consistente nell’apertura di un idrante ma forse non solo questo. Almeno fino a venerdì 24 gli alunni e le alunne della scuola media Segantini rimarranno a casa.

"Il nostro intento – dice il sindaco Dario Dal Medico - è quello di recuperare le aule per poter reinserire le 18 classi, in tutto 370 ragazze e ragazzi, più insegnanti in piena sicurezza. Non sarà un'operazione facile e nemmeno rapida. Stiamo facendo del nostro meglio per gestire questa criticità. A tal riguardo non posso non esprimere il mio stupore e la mia amarezza per le sollevazioni dei genitori che si sono opposti al provvisorio trasferimento dei loro figli e delle loro figlie in classi lontane dal centro. Voglio ricordare loro che nessuno di noi avrebbe voluto trovarsi in questa situazione. Affrontiamo l'emergenza facendo i conti con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Tutte e tutti noi dovremmo essere grati per ogni soluzione alternativa praticabile".

 

Secondo i tecnici incaricati occorreranno almeno un paio di settimane per asciugare tutto l’edificio. Nel momento in cui i locali saranno asciutti si potrà procedere a una stima più particolareggiata e più precisa dei danni. Nel frattempo sono stati effettuati carotaggi nei soffitti per garantire un più rapido drenaggio e sono stati installati potenti deumidificatori per accelerare il processo di asciugatura. Altri tecnici sono al lavoro “per garantire ad alunni e alunne di la possibilità di riprendere al più presto le lezioni in presenza, non nelle aule delle Segantini ma in altre strutture", assicurano in Comune.

"La scuola di Sinigo, per ragioni di capienza, non è stata ritenuta idonea a ospitare tutte le 18 classi della media Segantini e nemmeno possiamo, per ragioni logistiche, organizzative, didattiche e di mobilità, pensare di frammentare le classi sistemandole in diversi luoghi della città", ribadiscono dalla giunta comunale meranese.

Per una scuola danneggiata (le indagini sono in corso e si preannunciano pene severe ai sabotatori), un’altra scuola viene venduta. “L'immobile che ospitava la scuola elementare di Quarazze è vuoto ormai da oltre vent'anni. L'edificio, costruito intorno al 1900, sarà venduto per rimpinguare le casse del Comune”, confermano il sindaco Dario Dal Medico e l'assessore alle Finanze Nerio Zaccaria.

Da più di due decenni lo stabile di via Laurin 86, che ospitò dapprima gli uffici municipali del Comune di Quarazze e poi la scuola elementare, è vuoto e inutilizzato. E francamente non si capisce perché si sia atteso tanto tempo, in pratica una generazione di abitanti.

Un chiarimento arriva da Nerio Zaccaria, assessore alle finanze e al patrimonio: "Già nel dicembre 2017 il Consiglio comunale di Merano aveva approvato, anche con il voto favorevole dei Verdi, una modifica al piano delle alienazioni degli immobili di proprietà comunale. Nella sua versione aggiornata, tale piano prevedeva pure la dismissione della vecchia scuola di Quarazze”.

 

Il 28 febbraio scorso, l'amministrazione comunale di Merano ha deciso di avviare la relativa modifica del Piano urbanistico per poter vendere l'immobile. Motivo: "L'edificio – affermano Dal Medico e Zaccaria - è inadatto sia come scuola che come struttura per servizi di assistenza sociale. Il suo stato di fatiscenza è tale per cui un eventuale risanamento richiederebbe un enorme impegno finanziario. Per la sua attuale destinazione urbanistica ("attrezzature collettive"), lo stabile ha un valore stimato in poco più di un milione di euro, che potrebbe però aumentare fino a 1,8 milioni modificando il suo uso. Va comunque precisato che l'edificio è sotto tutela degli Insiemi e non potrà essere quindi demolito ma riqualificato".

Nella sua più recente seduta l'esecutivo guidato dal sindaco Dal Medico ha deciso di investire il ricavato della vendita dell'ex scuola di Quarazze per coprire le spese del progetto San Nicolò. Il contratto preliminare di acquisto di una parte dell'edificio che sorge all'incrocio fra via Verdi e via San Francesco e di proprietà della Fondazione San Nicolò è stato firmato il 15 aprile dello scorso anno.

Sei i milioni di euro che l'amministrazione comunale ha deciso di investire nell’operazione San Nicolò: tre per acquisire l’edificio e altri tre per ristrutturarlo in modo tale che possa ospitare quattro sezioni di scuola per l‘infanzia e una mensa. Da parte sua la fondazione si è impegnata a cedere al Comune il primo, il secondo e il piano interrato del vecchio edificio esistente, l'edificio secondario e diverse aree accessorie, fra le quali la zona che verrà adibita a parco giochi e che si estende su una superficie di circa 700 metri quadrati. 

Nella nuova struttura troveranno sistemazione quattro sezioni di scuola per l‘infanzia attualmente ospitate in locali presi in affitto. L'Ufficio scuola ha stimato che il Comune risparmierà così un importo annuo compreso tra 72mila e 97mila euro. La differenza tra questi due importi? Chissà, qualcuno lo spiegherà. Nel piano interrato verrà allestita la cucina della mensa. Ai piani superiori verranno ricavati invece alloggi per persone con disabilità, che verranno amministrati dalla Fondazione stessa in sinergia con la Comunità comprensoriale.