Politica | Bolzano

Clima, un testo troppo “allarmista”

Gli ostacoli alla delibera sull’Emergenza ambientale. Lorenzini va avanti ma ci sono contrarietà nell’Svp che chiede un testo “più positivo”. E sulla parità di genere…
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Foto: Salto.bz

Vista la fine del tempo a disposizione nella scorsa seduta il consiglio comunale di Bolzano ha rinviato la delibera sull’Emergenza climatica al 7 novembre. Il confronto sul testo tuttavia è iniziato. In Aula sono emerse le contrarietà in casa Svp, ma non solo. Diversi esponenti della Volkspartei non digeriscono i toni ritenuti allarmanti del dispositivo promosso dall’assessora dei Verdi Maria Laura Lorenzini, che vorrebbe inserire il capoluogo altoatesino nella rete di città mondiali in prima fila contro il riscaldamento globale. Sebastian Seehauser è esplicito: o si cambia il testo, spiega il capogruppo della Stella alpina, acconsentendo ad una formulazione “più positiva”, oppure chi è contro rimarrà tale e ognuno voterà secondo coscienza. La delibera potrebbe dunque passare - dipende anche dalle opposizioni - ma ancora una volta senza una condivisione di maggioranza.

 

Strada in salita 

 

Il dibattito conferma la distanza tra i Verdi e la Südtiroler Volkspartei che poche centinaia di metri più in là rispetto al municipio - in consiglio provinciale - siedono su fronti opposti. E in quella sede si è conclusa con una bocciatura la discussione delle mozioni sul tema analogo presentate dalle opposizioni - Verdi e Team Köllensperger (ma anche al Senato non era finita bene per la causa ecologista). Malgrado l’impegno del governatore Arno Kompatscher sul “piano Marshall per il clima”, certe formulazioni giudicate troppo radicali non piacciono agli esponenti del partito di raccolta. In Comune sono dati per scettici ad esempio l’assessore Stephan Konder e la consigliera Johanna Ramoser. E nelle fila degli eletti con il Pd è perplesso anche Claudio Della Ratta. 

Di fronte a questo quadro, la promotrice Lorenzini si mostra sicura. “Non credo ci siano particolari contrarietà, abbiamo anche approvato l’impegno in giunta. Tantissime città italiane e mondiali hanno già dichiarato l’emergenza climatica ed è importante che tutto il nostro Paese si impegni. A gennaio Bolzano ospiterà anche un convegno con l’università sull’urgenza del cambiamento climatico”. L’intento quindi è andare avanti, anche se la stessa assessora rimanda poi “alle riflessioni” che si faranno in Aula.

In ogni caso il dissenso nell’Svp è esplicito. “È vero, ci sono forti perplessità nel mio gruppo” rivela Seehauser, che però nega che il partito sia spaccato sul tema. “Non è così, io personalmente non ho difficoltà verso la delibera, ma l’indicazione è che ogni consigliere deciderà secondo coscienza. C’è chi ritiene che la formulazione attuale potrebbe suscitare allarme nella società, all’esterno del consiglio comunale. Ecco perché la nostra proposta è cambiare il testo per avere un titolo più positivo, ad esempio Bolzano per il clima”. Questa potrebbe essere una proposta di mediazione per ottenere il consenso. 

 

Nonne vigili, dietrofront tattico

 

Dal canto suo Lorenzini dice di aver già dato prova di saper fare concessioni. È il caso della parità di genere nella votazione del regolamento sui nonni vigili. L’assessora giovedì sera in consiglio ha ritirato l’emendamento che prevedeva di modificare la dicitura in “nonni e nonne vigili”. “L’ho fatto di fronte alle proteste che si sono levate dal centrodestra - afferma -. Lo spazio per le donne passa anche dalle parole che utilizziamo, che non devono nascondere ma mettere in primo piano anche il genere femminile. Però i tempi non sono maturi. Meglio agire con un progetto culturale che elaboreremo con la commissione comunale pari opportunità e l’ufficio donna del municipio”.