Economia | ASTAT

Primi della classe

Imprese altoatesine al top: sono le più produttive in Italia. Sono oltre 43.600 e danno lavoro a più di 183mila persone. Su il valore aggiunto ma calano gli investimenti.
Aereo
Foto: web

L’industria altoatesina viaggia a vele spiegate. Da un esaustivo studio dell’Astat si evince che nel 2015 le imprese attive in questo settore e nei servizi di mercato sono 43.628 e occupano 183.129 addetti, di cui 129.222 dipendenti. Il valore aggiunto continua a crescere e raggiunge 10,5 miliardi di euro, in accelerazione (+5,5%) rispetto al +2,9% del 2014. Gli investimenti invece sono in discesa (-13,0% rispetto all’anno precedente). Nello stesso anno l’intero fatturato delle imprese nei settori industria e servizi ammonta a 35,3 miliardi di euro (+8,3% rispetto all’anno precedente). La sezione di attività economica Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli registra, con 13,3 miliardi di euro, il 37,8% dell’intero fatturato. Al secondo posto la sezione Attività manifatturiere che rappresenta il 21,0% del fatturato totale.

Lo zenit e il nadir

Se si mettono in relazione questi risultati con il numero di imprese e di addetti, emerge che i massimi fatturati per impresa si rilevano nei tre settori Fornitura di acqua, Attività manifatturiere e Fornitura di energia con rispettivamente 2,6, 2,4, e 2,1 milioni di euro, mentre il minimo fatturato per impresa si registra nelle Altre attività di servizi con 108,2 mila euro. Il massimo fatturato per addetto, invece, si registra nella Fornitura di energia, con 1,2 milioni di euro, il minimo fatturato per addetto è registrato dal settore Istruzione con 36,9 mila euro. In base al fatturato per addetto, l’impresa media altoatesina dei settori industria e servizi si attesta, con 193 mila euro, poco al di sopra della media nazionale (190 mila euro) e ben al di sopra di quella del Trentino (167 mila euro).

Con un valore aggiunto per addetto pari a 57,2 mila euro la Provincia di Bolzano si piazza in cima alla classifica delle regioni italiane. Il Trentino e l’Italia rilevano un valore aggiunto pari rispettivamente a 48,4 e 45,6 mila euro per addetto. L’Alto Adige si colloca sopra i livelli di produttività nazionale sia nel settore industriale sia in quello dei servizi, contribuendo a elevare i valori nazionali. 

Investire di più

Le imprese del settore produttivo e dei servizi hanno investito nel 2015 circa 1,2 miliardi di euro (-13,0% rispetto all’anno precedente). Quasi un quarto degli investimenti lordi sono stati attivati dalla sezione Attività manifatturiere (23,1%), seguiti da Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (15,3%). Il settore Fornitura di energia, che l’anno precedente registrava il 17,7% del totale investimenti, nel 2015 è sceso al 10,9%. In media le imprese investono 35 euro ogni 1.000 euro di fatturato. Il massimo tasso d’investimento è realizzato dalla sezione economica Estrazione di minerali da cave e miniere con 114 euro ogni 1.000 euro di fatturato. In rapporto al fatturato, il minimo investimento ha interessato la sezione Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (13 euro ogni 1.000 euro di fatturato). 

Dal confronto dei valori dell’Alto Adige con quelli di Trentino ed Italia, si evidenzia come la quota di investimenti in Alto Adige pari a 35 euro ogni 1.000 euro di fatturato sia inferiore a quella della provincia confinante (42 euro) e superiore alla media italiana (29 euro). 

Competitivi è meglio

Nel 2015 l’indicatore per la competitività di costo delle imprese altoatesine nel settore produttivo e dei servizi ammonta a circa 144 euro. Il che significa che vengono raggiunti 144 euro di valore aggiunto per addetto spendendo 100 euro di costi unitari del lavoro. In altre parole, ogni 100 euro versati per un dipendente, l’impresa realizza 144 euro di valore aggiunto. Questo valore è superiore sia a quello della vicina provincia di Trento (138 euro), che a quello medio nazionale (127 euro).