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Chi ha paura della trasparenza?

Le nuove linee guida per i progetti PPP mettono al primo posto l'interesse economico dei privati. Bessone: “Il dibattito pubblico non deve interferire sulla valutazione”.
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Foto: Provincia Bolzano

Tra le novità più importanti introdotte dalla delibera provinciale n. 90, concernente le modifiche in materia di presentazione e valutazione dei progetti PPP (Partenariato Pubblico Privato) vi è senza ombra di dubbio l’obbligo di non divulgazione. In altre parole non vi deve essere alcuna fuga di notizie sulle proposte progettuali avanzate dai privati fino alla conclusione della procedura stessa.
La Provincia, tramite l’assessore competente Massimo Bessone, aveva motivato la decisione affermando che tale obbligo avrebbe preservato “l'integrità del procedimento”.
Se un privato dunque, come nel caso del progetto di Benko sul Virgolo o della torre di vetro sul Catinaccio voluta da Florian Eisath, intendesse avanzare un imponente progetto destinato a cambiare in maniera irreversibile la morfologia di un territorio la cittadinanza non potrà esserne al corrente fino all’approvazione del progetto stesso. Il concetto è stato chiarito ieri, 8 marzo, in sede di Consiglio provinciale attraverso la risposta dell’assessore Bessone all'interpellanza del consigliere di opposizione del Team K, Paul Köllensperger.

 

L’assessore al patrimonio, pur non entrando in merito, afferma di rimando che esisterebbe la volontà di rendere trasparenti le procedure attraverso la creazione di un apposito ufficio, definito “Amministrazione ed espropri”. Ha inoltre sottolineato che la Provincia si è solo limitata ad adeguare le linee guida alla normativa esistente e alle indicazioni dell’ANAC e che non sono previsti pareri in merito da parte del Consorzio dei comuni e dell’ACP (Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori).

Nelle fasi di valutazione va garantito soprattutto il principio di riservatezza, che è prevalente rispetto alla trasparenza

Rispetto all’emendamento in materia di non divulgazione, disciplinato dall’articolo 3.1, Bessone riferisce che si tratterebbe di una mera questione di bilanciamento di interessi. “Oltre alla trasparenza devono essere tutelati altri principi come il buon andamento dell’attività amministrativa e la necessità di garantire un corretto svolgimento delle procedure di gara. Pertanto - ribadisce l'Assessore - nelle fasi di valutazione va garantito soprattutto il principio di riservatezza, che è prevalente rispetto alla trasparenza. Il lavoro della Conferenza dei servizi - aggiunge l’assessore - non deve avere interferenze dall’esterno e i componenti della Conferenza devono mantenere il segreto d’ufficio e non possono divulgare informazioni. Anche gli interessi legittimi dei privati proponenti meritano tutela”. 

L’obbligo di non divulgazione garantisce che la valutazione della Conferenza dei servizi non venga influenzata da un dibattito pubblico

L’obbligo di non divulgazione, sottolinea Bessone, pone così sullo stesso piano l’Amministrazione pubblica e il Privato proponente. “Esiste già il reato di violazione di segreto d’ufficio per l'amministrazione - ribadisce l’Assessore - ma l’obbligo di non divulgazione garantisce che la valutazione della Conferenza dei servizi non venga influenzata da un dibattito pubblico, basato spesso su informazioni parziali”.

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Manfred Klotz Mi., 09.03.2022 - 13:04

Il referendum per il centro commerciale era stato indetto dal Comune nella persona dell'allora commissario straordinario Michele Penta. La Provincia non c'entra nulla.
Sbaglio o la sua è solamente una lotta personale contro tutto ciò che gravita attorno a Signa? Getti la maschera e commenti con il suo vero nome, almeno si capirebbe il motivo di tanto acredine.

Mi., 09.03.2022 - 13:04 Permalink
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Herta Abram Mi., 09.03.2022 - 14:24

Massimo Bessone zeigen auch Sie, dass Sie eine wirksame Klimapolitik verfolgen, welche auch auf die Zustimmung und die Beteiligung der Bevölkerung setzen will.
Stellen Sie die sieben Nachhaltigkeitsziele bei all Ihren Aussagen und Entscheidungen in den Mittelpunkt:
-Beitrag zur Reduktion der Treibhausgasemissionen,
-die Erhaltung des Naturraumes und der Artenvielfalt,
-hochwertige öffentliche Dienste,
-Wettbewerbsfähigkeit einer Wirtschaft im Kreislaufdenken,
-Veränderung von Konsumverhalten,
-Produktion und Bewusstsein,
-soziale Absicherung und Chancengerechtigkeit sowie
- Transparenz und Gerechtigkeit;
Sowie der LH ("Müssen 2050 klimaneutral sein") sagt:„Die Politik muss den Mut haben, Visionen zu entwickeln und Leadership zu übernehmen, aber wir brauchen auch die Beteiligung der Bevölkerung“.

Mi., 09.03.2022 - 14:24 Permalink
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Manfred Klotz Do., 10.03.2022 - 07:43

Nessuno? La usando la tattica di Ulisse? Io non sono Polifemo però e ho due occhi per vedere. È abbastanza lampante che i suoi commenti si esauriscono alle tematiche in cui, in un modo o nell'altro c'entrano o Benko, o Hager o la Signa, tutti assieme oppure in combinazioni variabili.
Lei non deve chiedere a nessuno il permesso di esprimersi (e infatti non lo fa), come non può pretendere che nessuno sottolinei questa singolarità (e infatti lo faccio). Il vizio è quello di gettare nella mischia quelle che sembrano animosità personali, nascosto/a da una maschera.
Nella fattispecie poteva ad esempio limitarsi al progetto per il rifugio, che come montanaro nostalgico degli albori dell'alpinismo e quindi della semplicità, ritengo un obrobrio, ma non si è potuto esimere dalla puntuale frecciatina a Benko. Le do anche pienamente ragione che il tentativo di offuscare la trasparenza in ordine ai progetti PPP, ha un sapore antipatico. Questo appunto solo per farle capire, per quale motivo mi pongo la domanda, da dove arrivi il suo acredine.

Do., 10.03.2022 - 07:43 Permalink