Politik | Bolzano

La Lega corteggia l’Svp

Oggi in consiglio la sfiducia per sindaco e giunta. Maturi “salva” la Volkspartei: apprezziamo l’impegno di Walcher e Konder. Sull’areale si avvicina la scelta decisiva.
Filippo Maturi
Foto: World news platform

L’operazione avviata dal Carroccio attraverso le nomine della commissione dei dodici e dei sei (nella quale è stato indicato dalla ministra Stefani Michl Ebner) prosegue rivolta al Comune di Bolzano, dove nella primavera prossima si voterà per il sindaco. Oggi in consiglio approda la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni e il desiderio sottaciuto è convincere l’Svp, oggi nel governo cittadino, a scaricare Renzo Caramaschi, prima ancora della sua ricandidatura. Questo quando dicono i “distinguo” di Filippo Maturi, che boccia l’esecutivo ma salva i due assessori delle Stelle alpine. Riguardo all’Aula, dopo il voto palese sulla sfiducia il consiglio proseguirà il lavoro sull’areale: l’obiettivo è votare l’accordo di programma - dalla valenza di variante urbanistica - entro martedì 30 luglio. 

 

Sfiducia in Aula

 

Maturi, candidato della Lega alla presidenza dei Sei, introduce il dispositivo presentato dalle opposizioni nell’assemblea civica, dal M5s a CasaPound. Un testo che sarà soggetto a voto palese e per il quale le minoranze non sembrano avere i numeri sufficienti alla “spallata” al primo cittadino. Da considerare comunque che se oggi passasse la mozione, andrebbe a casa immediatamente tutta la giunta e si insedierebbe un commissario. Circostanza che il capoluogo ha già vissuto non tanto tempo fa.

Per prassi la sfiducia riguarda l’intera giunta, ma occorre fare dei distinguo. Questa amministrazione ha delle gravi responsabilità per la sicurezza, la mobilità, il sociale. Le colpe sono del sindaco Caramaschi, dall’assessore Lorenzini e del Pd (Filippo Maturi)

“La prassi - ragiona il deputato e consigliere - prevede che la sfiducia sia all’intera giunta, ma occorre fare dei distinguo. Questa amministrazione ha delle gravi responsabilità per la sicurezza, la mobilità, il sociale. Non voler aderire a “strade sicure”, negare l’utilizzo di taser e bodycam da parte degli agenti di polizia comunale, aver peggiorato la mobilità della città e aver favorito gli ultimi arrivati nell’assegnazione dei sussidi comunali sono scelte che gravano su questa amministrazione”. Decisioni che Maturi addebita in toto “a Caramaschi, all’assessore Lorenzini e agli assessori in quota Pd”.

 

 

Volkspartei “virtuosa”

 

L’Svp a suo dire non c’entra. “Diversa invece - continua - è la nostra valutazione dell’operato del vicesindaco Luis Walcher e del neoassessore Stephan Konder, sui quali non possiamo che esprimere apprezzamento, soprattutto per la loro sensibilità ai temi concreti della città, a partire da quelli economici e di sviluppo del territorio”. Per Maturi quello di stasera sarà “un segnale ai bolzanini e alle migliaia di persone che hanno votato Lega alle ultime elezioni”. 

Diversa invece è la nostra valutazione dell’operato del vicesindaco Walcher e del neoassessore Konder, che apprezziamo per la loro sensibilità ai temi concreti della città, a partire da quelli economici e di sviluppo del territorio

 

 

Areale, il sì decisivo

 

Non resta che vedere gli sviluppi in Aula. Dal fronte opposto, Caramaschi punta ad archiviare il fretta il passaggio e ad arrivare all’avallo decisivo per l’areale ferroviario. Solo con l’approvazione del consiglio all’accordo di programma verrà ratificata la firma apposta all’intesa lo scorso 3 luglio dal primo cittadino. Da oggi i consiglieri avranno accesso al documento di mille pagine e ascolteranno domani e giovedì le illustrazioni dei progettisti (è atteso l’architetto Podrecca), degli advisor e dei rappresentanti di Arbo. 

Visto che l’edilizia sociale sarà concentrata nell’areale abbiamo negato a Ipes la previsione di alloggi in via Resia. Serviranno però quasi dieci anni prima di avere i terreni liberi (Luis Walcher)

Lunedì tocca all’avallo delle quattro commissioni consiliari - patrimonio, mobilità, urbanistica, lavori pubblici -, mentre martedì si apre la discussione vera e propria. Se tutto va bene entro martedì 30 luglio (il termine delineato da Kompatscher è la fine del mese) ci sarà l’ok finale per una delle partite più importanti per Bolzano. “Ci vorranno comunque 5 anni per realizzare la nuova stazione e almeno due necessari alla bonifica e la rimozione dei vecchi binari, con l’incognita di quanto verrà trovato nel terreno” avverte Walcher, che comunica inoltre lo stop dato dalla giunta alla richiesta di Ipes di destinare ad alloggi pubblici un terreno in via Resia (il Comune invece punta tutto sulla zona stazione).