Chronik | L'intervista

“Quanto è amara questa vittoria”

L’allenatore Donati sull’assoluzione di Schwazer, le pesanti accuse contro Wada e Iaaf, il lungo calvario, il sogno possibile di Tokyo, e la fiera delle responsabilità.
Schwazer, Donati
Foto: upi

salto.bz: professor Donati, Alex Schwazer si è sempre detto innocente, ora il gip di Bolzano, Walter Pelino, gli ha dato ragione. Il complotto non è più solo una tesi?
Sandro Donati: Quella dell’archiviazione del caso è una notizia che fa storia. È la prima volta che istituzioni come la Wada e la Iaaf si trovano a essere parte in un procedimento giudiziario e non solo un soggetto neutro perché sono implicati altri. Inoltre accuse così forti come quelle formulate dal giudice di Bolzano non possono certo passare in secondo piano. È chiaro che queste devono essere esaminate attentamente e portare a delle conclusioni. Qualcuno deve sanare con urgenza assoluta almeno una piccola parte del danno che è stato fatto ad Alex. E impedire che ulteriori danni vengano fatti a lui ma anche, più in generale, alla comunità sportiva italiana.

Qualcuno deve sanare con urgenza assoluta almeno una piccola parte del danno che è stato fatto ad Alex. E impedire che ulteriori danni vengano fatti a lui ma anche, più in generale, alla comunità sportiva italiana

Si aspetta punizioni esemplari per i responsabili? Il giudice Pelino ipotizza reati di “falso ideologico, frode processuale e diffamazione”.

L’obiettivo della controparte in tribunale era quello di perdere tempo, negando l’evidenza o presentando false prove per deviare dalla strada della verità. Gli autori dell’imbroglio rimarranno nell’ombra e si proteggeranno l’un l’altro, altrimenti la loro carriera è finita. Però mi aspetto che ai vertici dello sport mondiale, ai vertici del Cio, ci siano persone più responsabili. Occorre rendersi conto che la credibilità delle alte istituzioni sportive verrebbe fortemente intaccata qualora non si valutassero accuratamente i prossimi passi da compiere. Bisogna subito intervenire per rimettere Schwazer nella condizione di fare l’atleta per il poco che gli rimane a livello agonistico.
Ricordo che il Cio peraltro è già intervenuto in passato riguardo alla Wada osservandone l’inadeguatezza, specialmente negli ultimi anni. Del resto dopo Dick Pound e David Howman l’Agenzia mondiale antidoping è cambiata molto. È diventata molto politicizzata, non è stata chiara nei confronti di alcune federazioni colpevoli di aver coperto il doping. Insomma c’è da mettere mano a una riforma seria del sistema.

Alex era contento, finalmente sereno. Mi ha detto “sai prof., ho aspettato che leggessi tu le conclusioni del giudice perché avevo paura di prendere un’altra fregatura”

Che sapore ha questa vittoria, dopo un calvario durato 5 anni, una carriera distrutta, i vostri nomi infangati?

È amarissima, ma se guardo a uno o due anni fa ci vedo in mezzo a onde alte venti metri rischiando di affogare. E allora sono sollevato. Contro avevamo queste istituzioni potenti con infiniti mezzi economici a disposizione per pagare avvocati e periti, c’era la paura che suggestionassero i giudici con il loro fare serioso, come fossero sostituti del Padre eterno. Ma poi il gip ha imparato a conoscerli, ha capito che queste persone erano molto più “terrene” di come volevano apparire.

La reazione di Alex quando ha appreso la notizia dell’archiviazione dell’inchiesta?

Era contento, finalmente sereno. Mi ha detto “sai prof., ho aspettato che leggessi tu le conclusioni del giudice perché avevo paura di prendere un’altra fregatura”. Poi abbiamo parlato degli allenamenti da fare.

 

Gli autori dell’imbroglio rimarranno nell’ombra e si proteggeranno l’un l’altro, altrimenti la loro carriera è finita

E adesso, Professore?

Dovranno essere valutati i danni che sono stati procurati ad Alex. Per quel che mi riguarda sono stato fatto passare per un complice di un dopato seriale o per un imbecille che non s’accorgeva che l’atleta che allenava si dopava. E non sono né l’uno né l’altro. Facevo continuamente verifiche, Schwazer era trasparente.
Vede, noi la nostra lotta l’abbiamo fatta. Non auguro a nessuno le sofferenze che abbiamo provato in questi anni, la fatica tremenda, la solitudine, il senso di impotenza. Ora credo che sia compito dei vertici dello sport italiano prendere in mano il testimone e tutelare gli interessi di questo atleta che poi sono anche quelli della nazionale di atletica e della nazionale olimpica.

Si riferisce anche alla possibilità di presentare nuovamente ricorso contro la squalifica al Tas di Losanna?

Sì, sta ai dirigenti sportivi italiani, adesso. Hanno un documento (l’ordinanza di archiviazione del giudice Pelino, ndr) di 87 pagine di accuse pesantissime a disposizione.

Sono stato fatto passare per un complice di un dopato seriale o per un imbecille che non s’accorgeva che l’atleta che allenava si dopava. E non sono né l’uno né l’altro

Le Olimpiadi di Tokyo restano un obiettivo possibile, posto che venga fatta giustizia anche in ambito sportivo?

Ritengo che lo siano. Grazie alla tenacia di Alex. E un po’ anche grazie alla mia. Ho cercato di farlo sempre allenare per quanto possibile, dovendo lavorare si trattava per lui comunque di un allenamento ridotto, ma Alex è un atleta molto forte.

Ovvero competitivo?

Lo è, ma non voglio sbilanciarmi. Intanto si tratta di andarci, a Tokyo. I colpevoli del misfatto ai danni di Alex hanno dei sodali che potrebbero già stare tramando alle nostre spalle. E se dico che Alex ha grosse chance ai Giochi olimpici che facciamo, prepariamo il campo ad altri agguati?

 

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Sebastian Felderer Fr., 19.02.2021 - 05:40

Es ist ein immenser Schaden für den Sport, wenn Aufsichtsbehörden die schlimmsten Täter sind und sich für solche "Dienste" und auf ein solches Niveau herablassen. Alex und Prof. Donati haben wirklich einen bitteren Sieg errungen. Es ist beschämend, denken zu müssen, dass eine eventuelle Teilnahme von Alex in Tokyo schon wieder Anlass für Intrigen sein könnte. Die Welt ist wirklich durch und durch verseucht, nicht nur von corona.

Fr., 19.02.2021 - 05:40 Permalink
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Karl Trojer Fr., 19.02.2021 - 09:53

Herzlichen Glückwunsch an Alex Schwazer ! Diesen Anklage-Stress überstanden zu haben , ist bereits ein Olympia-Sieg. Möge Schwazer nun die nächsten Wettbewerbe bestreiten können und auch bei Olympia in Tokyo aufs Podium steigen !

Fr., 19.02.2021 - 09:53 Permalink
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Georg Markart Fr., 19.02.2021 - 19:25

Antwort auf von Massimo Mollica

Ich gönne diesen" Sieg" von Herzen Alex Schwazer,aber ich glaube nicht,daß Alex noch Wettkämpfe bestreiten wird.
Was ich von dieser korrr......... Wada und Iaaf halte kann ich hier nicht schreiben
ansonsten bekomme ich eine Anklage.Ich hoffe nur,daß Dr.Brandstätter erreicht,daß diese korrr...... Verbände bärig Schadenersatz an Alex zahlen müssen.

Fr., 19.02.2021 - 19:25 Permalink