Cronaca | Sviluppi

Coronavirus, chiudono le scuole

Da domani fino al 15 marzo in tutta Italia, Alto Adige compreso. Conte firma il decreto. Previsto anche un pacchetto di misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori.
Conte, Giuseppe
Foto: wired.it

++ Update ++

È arrivata la conferma da Palazzo Chigi: il governo ha deciso la chiusura “in via prudenziale” di scuole di ogni ordine e grado (scuole materne, elementari, medie, superiori, formazione professionale, università) in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. Il relativo decreto è stato firmato questa sera dal primo ministro Giuseppe Conte. “Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “È una decisione di impatto, spero che gli alunni tornino al più presto a scuola - ha aggiunto -. Mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale seppur a distanza venga fornito a tutti i nostri studenti”.

L’ordinanza, così come concordato dalla giunta provinciale, riunitasi oggi pomeriggio a Bolzano in seduta straordinaria, verrà applicata in maniera automatica anche in Alto Adige e riguarda anche le strutture di assistenza alla prima infanzia, comprese Tagesmutter ed Elki. Tra le misure accompagnatorie è prevista la chiusura di tutti i servizi legati a quello scolastico come la mensa e il trasporto alunni.

Il commento del governatore Arno Kompatscher su Facebook:

Il governo ha annunciato inoltre un pacchetto di misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori, che saranno al centro dell’incontro previsto per venerdì tra la giunta provinciale e le parti sociali, che cercheranno di trovare un’intesa sulle possibili iniziative da attuare a livello locale.
 
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Nel corso della riunione di questa mattina (mercoledì 4 marzo) il governo, per arginare il contagio del Coronavirus, ha deciso che le scuole e le università resteranno chiuse da domani fino al 15 marzo. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina al momento tuttavia non conferma: “Abbiamo chiesto al comitato tecnico-scientifico una valutazione, un parere, se lasciare aperte le scuole, se chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. Questa decisione arriverà nelle prossime ore” ha detto ai giornalisti fuori da Palazzo Chigi. “Attendiamo sviluppi” è quindi anche la linea della Provincia di Bolzano. Alle 16 è prevista una riunione tra il premier Giuseppe Conte e i presidenti delle Regioni per fare il punto della situazione. In Trentino, nel frattempo, i casi di positività al Coronavirus salgono a 6. 
 

Il Dpcm


Fra i passaggi elencati nella bozza del decreto del Presidente del consiglio che sta circolando in queste ore c’è la “sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri)”. Limitazioni che avranno effetto fino al 20 marzo. Stop dunque a manifestazioni “che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”. Il documento prevede anche il “rinvio di tutte le attività convegnistiche e congressuali” e la “sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati”. “Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse”.

E ancora: “Lavaggio frequente delle mani; starnutire o/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro; evitare abbracci e strette di mano; evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive”; “raccomandazione a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”; “divieto per accompagnatori dei pazienti di permanenza nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage”; “limitazione dell’accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti e non, ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”, recita la bozza.

 
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Klaus Griesser Mer, 03/04/2020 - 17:54

Bezüglich Coronavirus finde ich Vorsichtsmaßnahmen, die zur Verlangsamung der Ausbreitungsgeschwindigkeit verhelfen, notwendig und vernünftig. Herr Rufer, mich entsetzt hingegen, dass die offiziellen EU-Stellen nicht den Kurdenkiller Erdogan in die Schranken weisen, ihm als Nato-Partner sogar erlaubt haben, seine Soldateska in einem fremden Land wider das Völkerrecht Krieg spielen zu lassen und die Flüchtlingsströme dadurch zu VERURSACHEN! Das sind in Wirklichkeit Verbrechen gegen das Menschenrecht in der Maske der "Menschenrechtschützer"!

Mer, 03/04/2020 - 17:54 Collegamento permanente