Politica | Il referendum

Tram, si vota

Gli uffici del Comune hanno validato 2.136 firme dei cittadini. Il sindaco dovrà indire la consultazione da ottobre a novembre. Una pre-campagna elettorale a Bolzano.
Tren De Soller (Palma di Maiorca), tram
Foto: Tren De Soller (Palma di Maiorca)

Le prese di posizione in vista del voto sul tram a Bolzano saranno un assaggio della campagna elettorale per le prossime comunali, nel 2020. Di sicuro, del progetto di trasporto pubblico per il capoluogo altoatesino, già ampiamente dibattuto, si parlerà ancora nell’autunno alle porte, la stagione nella quale è previsto il referendum consultivo proposto e ottenuto dal Comitato traffico cittadini di Bolzano. La parola passa dunque ai residenti grazie all’attività del gruppo civico che è riuscito a superare in due mesi e mezzo quota 2.000 firme: sono 2.136 infatti quelle autenticate, come comunica in una nota l’associazione di cui fanno parte Davide Costa (ex M5s) e Ada Pipitone. La consultazione dovrà tenersi nell’intervallo dal primo ottobre al 30 novembre.

 

Voto entro novembre

 

“Volete che sia introdotto nel tessuto urbano della città di Bolzano il mezzo di trasporto pubblico costituito dal tram su rotaia da Ponte Adige a viale Stazione?”. Questo il quesito a cui potranno dare risposta i bolzanini, secondo la proposta avanzata dal comitato che si è impegnato durante l’estate per la raccolta firme presso i vari quartieri della città. Nei giorni scorsi gli uffici comunali hanno autenticato le sottoscrizioni e dunque si può procedere. Il sindaco avrà due mesi di tempo, 60 giorni, per indire il voto.  

I bolzanini sono desiderosi di poter decidere su una viabilità migliore dopo anni di torpore politico” precisa il comitato. “Sono consapevoli che gli spazi cittadini sono pochi per valide e veloci soluzioni, ma decisi a poter dire la loro su un tema che gli sta molto a cuore e di conoscere i costi reali di tali progetti (compresi i costi dei progetti alternativi) poiché poi ricadrà sulle loro teste la spesa che, ricordiamo, è ripartita al 50% tra Comune e Provincia”.

 

“Diamo la parola ai cittadini”

 

Ada Pipitone ringrazia innanzitutto le persone che hanno firmato. “Grazie a loro, a tutti coloro che hanno accolto positivamente la proposta e manifestato interesse alle spiegazioni” afferma l’ex attivista grillina, che manifesta neutralità verso l’esito della consultazione. “L’unica funzione dell’iniziativa è informare i cittadini di Bolzano sulle decisioni politiche e tecniche che li riguardano. Abbiamo fatto tre serate informative sul progetto e siamo stati gli unici”.

Ma anche se il comitato predica l’imparzialità sul voto, in realtà si è mosso per le perplessità circa l’infrastruttura: “I cittadini devono conoscere l’impatto dei cantieri sulla città e quello dell’opera conclusa. Poi c’è la questione dei costi, la possibilità di avere una o due linee e infine le ragioni vere del progetto che ancora non sono chiare”.

Davide Costa spiega le ragioni invece del referendum: “Lo scopo è dare la parola ai cittadini e in autunno ha particolarmente senso perché ci sono le elezioni comunali vicine e le opere non sono iniziate. Il traffico è un tema che sta a cuore ai bolzanini e assistiamo al controsenso per cui mentre l’amministrazione dice di voler togliere i flussi dal centro città attua progetti che invece li attirano, vedi il park Vittoria o l’areale. Insomma, sulle politiche della mobilità i punti interrogativi sono tanti e i residenti devono poter dire la propria”.