Politica | Comunali 2020

“Caramaschi o Zanin, ok sul programma”

I 5 stelle con Fraccaro aprono alle alleanze. “Vedremo sui temi”. Tra le idee per Bolzano, il referendum, la norma anti-Ebner dimenticata e il futuro M5s: “Nuovo leader”.
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Foto: Salto.bz

Mobilità innovativa, sostenibilità, trasporto pubblico gratuito, riqualificazione energetica, rinnovabili, economia circolare. Sono i cavalli di battaglia del M5s a Bolzano e in Alto Adige, “tutte cose - nota Riccardo Fraccaro - che Beppe Grillo diceva già 20 anni fa, per cui siamo stati pionieri, e che oggi fanno parte anche dell’agenda europea”. A Bolzano, in piazza Ziller, così come a Salorno, Laives, Merano e Brunico, il sottosegretario del governo Conte è venuto per sostenere le liste pentastellate alle comunali. Nella sua tappa nel capoluogo appoggia Maria Teresa Fortini e con lei il programma per Bolzano che parte naturalmente dalla mobilità. A seguire interviene su molti temi, dal referendum sul taglio dei parlamentari - per cui il sì da parte grillina è scontato - fino alla norma “dimenticata” contro la concentrazione dei media in Alto Adige (“Non è una priorità del governo, ma non ce ne siamo scordati”, ammette). Una rassicurazione infine ai candidati su possibili alleanze al secondo turno, sul modello della giunta Bianchi a Laives. “Mandateci eventuali proposte, le valuteremo Vito Crimi e io”.

 

Il tour per le comunali

 

Nel gazebo salutato dal sole di settembre Fortini è la prima a prendere la parola. “Ringrazio Riccardo, sempre vicino ai territori. Siamo qui in via Roma perché questa è una zona in sofferenza a causa del traffico e dell’inquinamento. L’amministrazione non ha fatto nulla, servono invece misure immediate al di là delle grandi opere che vedremo tra cinque anni”. Il movimento rilancia il “ticket per i pendolari”, poi punge la giunta uscente anche sul verde, un discorso che rimanda alla vicenda di parco stazione: “Vanno tutelate le grandi piante, non solo piantumate le piccole” termina Fortini.

Siamo qui in via Roma perché questa è una zona in sofferenza a causa dell’inquinamento. Servono misure immediate, come il ticket per i pendolari (Maria Teresa Fortini)

 

 

Al suo fianco Fraccaro, accompagnato nel tour dal consigliere provinciale Diego Nicolini e salutato dagli attivisti. Una ventina i presenti. Tra loro non manca l’entusiasmo e la convinzione nelle potenzialità del movimento, malgrado la fase attuale non sia più quella del boom del consenso e pesino le defezioni in regione.

Beppe Grillo parlava di mobilità innovativa 20 anni fa. Noi qui a Bolzano lo facciamo da 5 anni. Ora questi temi sono nell’agenda nazionale e europea. Chi meglio di noi può realizzare questa svolta? (Riccardo Fraccaro)

Il sottosegretario elogia Fortini e la squadra cittadina. “Sono molto orgoglioso del lavoro fatto da Teresa da consigliera di opposizione. Mi ricorda il lavoro fatto da noi a Roma, tutti dicevano che le nostre erano proposte irrealizzabili, poi nel tempo sono state approvate. Penso al reddito di cittadinanza, al taglio dei vitalizi, ora al superbonus che permetterà di ristrutturare le case. Quanto al programma, qui a Bolzano, ha la forza di chi ha dimostrato di saper realizzare la svolta che gli altri non hanno nemmeno immaginato. Siamo la forza politica più credibile per andare in questa direzione”.

 

 

Green new deal, “merito” dei 5 stelle

 

Fraccaro lega i successi pentastellati alle politiche nazionali e comunitarie e intesta al movimento gli obiettivi del Green new deal europeo. “Con il superbonus permettiamo ai cittadini di ristrutturare le loro case e dotarle dei sistemi di ricarica per l’auto elettrica. Poi c’è la sostenibilità che fa parte del Green deal, una delle condizioni poste dal movimento per appoggiare l’insediamento di Vor der Leyen. Ancora, Gentiloni ha appena parlato del salario minimo europeo. Insomma, stiamo dettando l’agenda, a Roma, nella Ue e anche a Bolzano”. La tirata strappa un applauso.

 

“Tir sui treni, perché non avete fatto nulla?”

 

Spetta a un ex ferroviere, Pierluigi Parolin, riportare il sottosegretario alle mancate risposte del M5s di governo. Chi come lui si aspettava un rilancio dell’intermodalità, del trasporto dei camion sui treni lungo il Brennero è rimasto deluso: “Siete al governo perché non avete fatto niente per l’interporto di Trento, neanche con il ministro Toninelli?”. Fraccaro prova a rispondere: “Non governiamo la Provincia di Trento, hanno votato la Lega, dunque non posso rispondere sulle opere strategiche che non hanno fatto altri”.

 

Il monopolio informativo “dimenticato”

 

Un altro tema “dimenticato” è la concentrazione editoriale in provincia di Bolzano. “In Trentino c’è un monopolio, rimedieremo”, dichiarò il deputato nel luglio 2018, all’indomani dell’acquisizione da parte di Athesia del quotidiano trentino l’Adige. Due anni dopo, di quella reintroduzione della norma della legge Gasparri non s’è fatto nulla. Il governo d’altra parte si regge anche sui voti Svp. “La libertà di stampa è fondamentale, a me sembra che non ci sia tutto questo pluralismo in Trentino Alto Adige, dunque sono e rimango a favore di una norma contro l’eccessiva aggregazione informativa - si difende il sottosegretario -. Non è al primo punto delle priorità del governo in questo momento, abbiamo sfide molto più grandi, ma non ce ne siamo dimenticati. Cercheremo di realizzare ciò che è utile”.

La libertà di stampa è fondamentale e non vedo tutto questo pluralismo in Trentino Alto Adige. Riguardo alla norma della legge Gasparri, il governo ha altre priorità, ma non ce ne siamo dimenticati

 

 

Seguono la norma contesa sull’assunzione dei medici che parlano solo tedesco, ancora il referendum, l’effetto delle regionali sul governo Conte, la nuova leadership per i pentastellati.

 

Medici, referendum e il M5s in cerca di leader 

 

“È evidente che c’è un deficit di medici sui territori - risponde sulla prima questione -, ma troveremo con buon senso una soluzione che non sollevi dubbi di costituzionalità e critiche dell’Ordine nazionale”. La presa di distanza da parte del premier Conte rispetto al prossimo risultato delle regionali trova d’accordo il parlamentare. “Condivido l’idea che la sorte di un governo centrale non debba essere sempre collegata alle elezioni locali, altrimenti avremmo un governo sempre instabile e debole. Chiederemo agli elettori di essere valutati per quanto fatto a livello nazionale nel momento storico più complicato dal dopoguerra”.

 

 

Sulla fase del movimento, alla costante ricerca di una nuova leadership, sta con la linea della maggior parte dei big, a partire da Di Maio, ma non si sbilancia sui nomi (Appendino?): “Riprenderemo il percorso, fermato per la pandemia, dopo referendum e regionali per individuare un nuovo capo politico e discutere del futuro del movimento 5 stelle”.

Sul taglio dei parlamentari siamo per il sì convinto. E chi meglio dell'Alto Adige capise che una riduzione complessiva rende i singoli territori e ciascun eletto più determinante?

Sul referendum il deputato è per il sì convinto, assieme ai presenti del gazebo. “È una riforma che dall’83 in poi è stata presentata da tutte le forze politiche. Qui in Alto Adige è radicata la consapevolezza che il singolo parlamentare e il singolo territorio in un’assemblea ristretta valgano di più. È noto che storicamente la politica di tutela e di sviluppo dell’autonomia sia stata fatta al Senato, non alla Camera. Dunque chi più dell’Alto Adige può essere a favore di una riduzione complessiva?”.

 

 

Alleanze, porte aperte a Caramaschi (e Zanin)

 

Si chiude tornando sul voto locale. Peseranno le defezioni avute nel corso degli anni? “Se ci fossimo presentati quando eravamo sicuri di vincere non ci saremmo nemmeno mai candidati. Siamo forti delle nostre idee e certi che il lavoro ci ripaghi”, risponde deciso Fraccaro.

Ai candidati: mandateci eventuali proposte per le alleanze, le valuteremo Vito Crimi e io (Fraccaro)

 

 

I vertici nazionali saranno in attesa di proposte per eventuali alleanze nei comuni, secondo la linea avallata dal voto su Rousseau. “Gli iscritti si sono dichiarati favorevoli al dialogo con i partiti tradizionali, che parte dalle proposte e dalle persone valide. Mandateci le proposte, le valuteremo Crimi e io” aggiunge il sottosegretario rivolto a Fortini e agli attivisti. Ma a Bolzano il M5s con chi sta, Caramaschi o Zanin? “Non è questione di candidati, ma di corrispondenza tra i programmi - precisa la candidata sindaco -. Posso dire che di Caramaschi ho apprezzato lo stralcio del Park Fiume e ci sono basi comuni su altre cose, vedi la mobilità. Siamo contrari all’abbattimento delle Pascoli, mentre per l’Areale un ripensamento è ancora possibile”. L’amo è lanciato.