Ambiente | turismo di massa

Il modello Braies diventerà la regola?

Tav, funivie, autobus e prenotazioni in un click: se il turismo in Alto Adige aumenta allora l’offerta va adeguata di conseguenza. Il mantra? Ovviamente la sostenibilità.
turismo braies
Foto: Il dolomiti

Una squadra unita, un coro ripetuto all’unisono: per Provincia, Camera di Commercio, HGV e IDM non ci sono dubbi: l’Alto Adige diventerà un autentico modello di sviluppo per la mobilità alpina sostenibile. Lo hanno annunciato oggi, 20 ottobre, alla fiera alberghiera di Bolzano, in cui si sono alternati al microfono l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider, il presidente della Camera di commercio Michl Ebner, il presidente dell'IDM Hansi Pichler e il vicepresidente dell’Unione Albergatori Thomas Walch, enunciando le diverse misure messe a punto durante i tavoli di lavoro del gruppo istituito già nel 2017.
Sul banco di prova il futuro del turismo nella nostra regione destinato a un sempre più insostenibile crescendo. Nell’agosto del 2020 sono stati registrati 6,372 milioni di ospiti (9,3% in più rispetto all’agosto 2019), l’85% di essi giunto sul territorio grazie a un automobile. Per il gruppo inter-istituzionale autobattezzatosi "Accessibilità" il problema non sono tanto i numeri, che suonano a dir la verità più come una benedizione: i turisti non vanno criminalizzati, sostiene Michl Ebner, ma indirizzati verso un altro tipo di mobilità.

 

Si può fare secondo l’assessore Alfreider, che dice di sognare un Alto Adige privo di auto, sebbene solamente poche settimane fa si apprestasse a smentire qualsiasi ipotesi di blocco del traffico sui passi in quanto, a suo dire, sarà la mobilità elettrica.a provvedere, un giorno, forse. Per il momento ci si limiterà ad alcune azioni di monitoraggio del flusso di veicoli al fine di capire come estendere il pacchetto di offerte inerente alla mobilità alternativa, dagli autobus ai treni, e semplificare il più possibile il processo di prenotazione grazie all'ampliamento delle offerte e il sistema di ticketing digitale.
La gestione della mobilità per il Lago di Braies e le Tre Cime di quest'anno, secondo l’assessore è l'esempio maggiormente riuscito e che farà da apri fila per i progetti a venire.

In questo frangente avrà un ruolo cruciale lo sviluppo dell’Alta Velocità, da un lato rafforzando la capacità della ferrovia storica, aumentando i collegamenti nazionali e transfrontalieri, e dall’altro guardando a lungo termine alla costruzione della Galleria di base del Brennero, il cui termine è slittato al venturo 2032. “Se si analizzano i dati sul traffico si può notare il grande potenziale di un viaggio sostenibile verso l’Alto Adige. Dobbiamo fare di tutto per rendere possibile una vacanza senza l’auto privata” - ha affermato Ebner, affermando che la Galleria di base del Brennero servirà a ridurre i tempi di percorrenza del treno. Il risparmio? Secondo il presidente della Camera di commercio si parlerebbe di un'ora per la tratta Monaco-Bolzano e un'ora e mezza per la tratta Milano-Bolzano. Costo finale preventivato: 9,8 miliardi di euro.
Grandi cantieri in programma anche nel resto dell'Alto Adige che vanno dall’elettrificazione della Linea della Val Venosta, alla progettazione preliminare di ampliamento della ferrovia tra Bolzano e Merano, assieme al tunnel ferroviario del Virgolo e al passante ferroviario nella Val di Riga. Attualmente in corso sono invece i lavori presso i Centri di mobilità di Brunico e Bressanone.

 


Se il mantra ripetuto da tutti i protagonisti era "montagna" e "sostenibilità" non potevano che balzare all’occhio dunque il mancato coinvolgimento di una serie di importanti soggetti già attivi e riconosciuti come tali sul fronte della sostenibilità montana, in particolar modo le organizzazioni alpine e ambientaliste territoriali. Incalzato a tal proposito, Daniel Alfreider si difende sostenendo di aver sempre avuto la massima apertura nei confronti di tutte le categorie che, come loro, erano intenzionate a portare avanti delle azioni concrete (seppur in questo caso proiettate su un arco temporale piuttosto dilatato) marcianti nella direzione di quella che loro chiamano accessibilità ecologica.

Sul progetto di Tires conosco critiche e lamentele, ma trovo inutile parlarne e lamentarsi adesso

“Fiera Messe è un esempio della nostra apertura. Hanno presentato proposte concrete e pertanto ci siamo seduti allo stesso tavolo - ha ribadito l’assessore -. Con le associazioni alpine, AVS in particolare, la collaborazione è sempre stata ottima, basti pensare il nostro sostegno per la sentieristica e la relativa mappatura”. Basta polemiche dunque anche per quanto riguarda il controverso progetto della funivia di Tires. Interrogato sul traffico automobilistico che interessa il tratto San Cipriano - Malga Frommer e se un impianto di questa portata sia davvero necessario risponde che sì, lo è, specificando inoltre che il progetto è stato approvato già anni fa e la fattibilità ambientale dimostrata nelle sedi opportune: “Sul progetto di Tires conosco critiche e lamentele - risponde l’assessore -, ma trovo inutile parlarne e lamentarsi adesso”. E sulla costruzione del parcheggio previsto dal Comune di Tires per sostenere l’arrivo in massa delle auto dei veicoli rassicura: “Sono in contatto personalmente con il Sindaco, è ovvio che a valle ci sarà una maggiore concentrazione di veicoli ma è intenzione comune indirizzare la mobilità sugli autobus e per questo un parcheggio nei pressi della funivia sarà necessario”.