Politica | Comunali a Bolzano

Caramaschi-Zanin, la sfida è cominciata

“Continuità” versus “partecipazione”. Caramaschi con la coalizione a Maria Heim spinge l’Areale, Zanin dal Twenty vuole un ripensamento. Con lui Della Ratta.
Zanin, Caramaschi, Comunali
Foto: Zanin-Caramaschi

Il centrodestra a quattro punte - Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e “Oltre-Weiter”, la neonata lista del candidato sindaco Roberto Zanin - ha come parola d’ordine “partecipazione”. “Continuità” il motto del centrosinistra che con Pd, Verdi, Sinistra unita e Italia viva sostiene il bis di Renzo Caramaschi. Le due presentazioni avvenute a poche ore di distanza (il primo al ristorante “Litalissimo” al Twenty con la sua civica, nella quale spunta l’ex socialista e pd Claudio Della Ratta, il secondo assieme alla coalizione nel vigneto dell’antico complesso Maria Heim in via Novacella) fanno entrare nel vivo la campagna elettorale a Bolzano per le comunali del 20-21 settembre. Se su alcuni temi c’è intesa, vedi la sicurezza, per altri vige la distinzione. Sull’Areale ad esempio, il cavallo di battaglia di Caramaschi, Zanin invoca un ripensamento: “Tutti quegli spazi per uffici a che servono oggi che lo smart working e le case-ufficio sono una priorità?”.

 

Primo turno affollato

 

Zanin non è certo l’unico sfidante di Caramaschi al primo turno. Da mesi il centristra Angelo Gennaccaro si è smarcato con la sua lista “Io sto con Bolzano”. Nell’agone ci sono Maria Teresa Fortini per il M5s, l’ex pentastellato Davide Costa con “Futuro Bolzano”, naturalmente Luis Walcher per l’Svp che fungerà da ago della bilancia al ballottaggio, mentre si attendono decisioni dal Team K che potrebbe puntare su Matthias Cologna. Tuttavia il vicepresidente dell’Fc Südtirol, consulente finanziario di professione, sondato si dice da Filippo Maturi (Lega) e accettato di buon grado dagli alleati, è colui che potrebbe impensierire davvero il primo cittadino uscente.

 

Zanin va “Oltre-Weiter”

 

“Penso di avere delle concrete possibilità, altrimenti non sarei qui” afferma. Ed ecco le anticipazioni sul programma e i nomi dei candidati usciti dalla presentazione della lista “Oltre-Weiter”. Un evento ospitato dal “Litalissimo” del Twenty, ristorante della catena diretta da Paolo Pisciali, che è anche uno dei sei candidati (tre più “politici”, tre di profilo civico) della lista guidata da Gabriele Giovannetti. In lizza Claudio Della Ratta, già voce critica della maggioranza uscente, ancora Barbara Pegoraro, consigliera circoscrizionale a Piani-Rencio per la lista Uniti per l’Italia, Walter Seppi, rappresentante a Don Bosco della stessa formazione, poi Lilli Martini, attiva in un’associazione che aiuta gli stranieri, e Patrizia Balzamà, ex presidente di Rete economia donna e collaboratrice della Cna.

 

 

“Il mio primo obiettivo - esordisce Zanin - è favorire un processo più partecipativo rispetto a quello attuale”. Il programma che verrà presentato sabato con tutta la coalizione contiene “numerose proposte concrete”. “Una parte dell’alleanza - dice - è naturalmente sensibile al tema della sicurezza, che sarà bilanciato dall’attenzione all’aspetto sociale, agli anziani, alla disabilità su cui daremo molta attenzione”. Uno sforzo in più sarà necessario per i temi economici alla luce della crisi economica per il Covid: “Io vengo da quel mondo - aggiunge - e sono molto preoccupato. A ottobre, appena dopo le elezioni, sarà la priorità”.

Zanin prosegue con il rilancio di piazza Walther (“Oggi desolata”) e un ripensamento del progetto dell’Areale ferroviario, “bellissimo ma risalente al 2010”. “Se è vero che sarà pronto fra 15 anni - punge il candidato sindaco -, vorrà dire che sarà vecchio di 25. Va rivisto quindi ad esempio alla luce della spinta eccezionale allo smart working. Le case saranno diverse, case-ufficio, quindi gli spazi vanno ripensati”.

 

 

Propone quindi “una Bolzano partecipativa, che si riprenda il ruolo di Porta delle Dolomiti”. Di profilo moderato, Zanin mette un punto fermo: “Con noi nessuna deriva e nessuna contrapposizione etnica, sono cose fuori dal nostro perimetro”. L’Svp non è per forza il partner da corteggiare, come vorrebbe la strategia attribuita a Maturi per portare la Stella alpina con Lega anche in Comune: “La Volkspartei è un avversario come gli altri. Non vogliamo ingraziarci nessuno, al primo turno ci confrontiamo dialogando con tutti” mette in chiaro il vicepresidente del Südtirol che per il momento manterrà l’incarico (“Non ci sono incompatibilità” precisa).

 

 

Infine, battere Caramaschi è possibile: “Mi sono letto tutto il programma del centrosinistra del 2016 e ci sono diversi punti che non hanno realizzato. Ebbene, li attueremo noi. Un’esempio? Il cda della Assb, una realtà con 1.000 dipendenti, non è mai stato fatto. Lo faremo noi”.

 

Caramaschi rinsalda l’alleanza

 

Dalla mattina al pomeriggio: è sotto il sole pomeridiano che si ritrovano tra i filari dell’antica chiesa di Maria Heim, nel quartiere Europa-Novacella, i partiti pro-Caramaschi. Il quale fa gli onori di casa guardando all’insù. “Sono nato in una casa qui vicino e nella chiesa accanto facevo il chierichetto” è l’amarcord del sindaco uscente.

 

 

Ad aprire gli interventi è Sandro Repetto, coordinatore cittadino del Pd, partito che ambisce ad avere più voce in capitolo rispetto “all’accentratore” Caramaschi, oltre che alla delega pesante all’urbanistica (oggi in mano a Walcher). “Siamo una coalizione pluralista, ampia - dice il consigliere provinciale -, lavoriamo sulle cinque C: competenza, concretezza, cura, cultura e condivisione. Quanto al Pd, ragioniamo sulla continuità con gli investimenti previsti sulla città e gli incentivi a livello economico, oltre che sulle opere come il distretto sociosanitario a Oltrisarco”.

 

 

Marialaura Lorenzini per i Verdi rilancia la mobilità green e dicono basta “all’occupazione di suolo pubblico”, mentre Pietro Borgo, capofila della Lista Caramaschi, sostiene “le opere in cantiere fra cui l’Areale che saranno fondamentali nella fase post-Covid”. Sinistra Unita con Gianfranco Maffei sostiene “una Bolzano accogliente, verso immigrati e tutte le persone deboli”, Stefania Gander per Italia viva crede nel legittimo “orgoglio” di coalizione e nel sostegno a lavoratori e commercianti durante i prossimi mesi di crisi.

Caramaschi chiude aprendo ai contributi e accantonando il piglio da decisionista. “Il nostro modello è la continuità democratica, la città di Bolzano non deve assorbire nessuna forma di rifiuto, altrimenti torniamo al medioevo o alle teorie sulla superiorità della razza del fascismo”. La direttrice è “lo sviluppo economico e occupazionale” attraverso le opere e gli investimenti green. L’Areale è il fiore all’occhiello, anche se solo sulla carta. “I suoi 1.500 alloggi calmiereranno il mercato e non occuperanno suolo, visto che lì ci sono solo binari inutilizzati”. 

 

 

Ancora ci sono gli interventi finanziari dall’avanzo di amministrazione che la giunta vuole riservare ad una conferenza stampa ad hoc. Su 102 milioni totali, 72 possono essere destinati a investimenti e circa 3-4 per spese correnti. Significa aiuti a disoccupati e lavoratori in cassa integrazione, anche attraverso il rinnovo dei buoni spesa per il Covid (il budget è di 350.000 euro, mentre 600.000 andranno alle associazioni). Infine la sicurezza: nei prossimi mesi entreranno in servizio i 12 nuovi vigili urbani selezionati tramite l’ultimo concorso, “ma ne faremo un’altro per una decina di agenti”, anticipa il sindaco. “Non si sostituiscono a carabinieri e poliziotti ma con le pattuglie tengono alta la vigilanza sul territorio. Più agenti ci sono meglio è”.

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Massimo Mollica Mer, 07/15/2020 - 20:06

Di certo il sig. Zanin è una brava persona però vorrei capire da lui come si sposano certe idee leghiste con la sua partecipazione. Chi può partecipare alla sua partecipazione? Questo è un punto prettamente politico. Inoltre l'aspetto economico travalica la realtà comunale. Di certo ripensare l' areale significa uccidere il progetto perché Bolzano è ferma da anni. E questo è un danno per la città. Quindi il signor Zanin spero che chiarisca.

Mer, 07/15/2020 - 20:06 Collegamento permanente
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Francesco Zuffa Gio, 07/16/2020 - 12:16

- “piazza Walther oggi desolata” come mai ogni volta che ci passo, è piena?)
- “un ripensamento del progetto dell’Areale ferroviario” per ritardare ancora una volta il cantiere e la conclusione. Forse “si vogliono mettere le mani in pasta” per dare un lotto a qualche azienda amica?
Ancora una volta il centrodestra non parla di cose serie, ma di pataccate.

Gio, 07/16/2020 - 12:16 Collegamento permanente