Chronik | Il caso

Che fine ha fatto il taxi 22?

La vettura del tassista che ha aggredito una donna lo scorso dicembre avrebbe cambiato il numero identificativo. Oberhammer: “Grave violazione, cosa fa il Sindaco?”.
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Foto: upi

Rischia di sollevare un nuovo polverone la voce secondo cui il taxi 22 girerebbe indisturbato per le strade con il numero identificativo cambiato. A denunciarlo sono alcuni cittadini bolzanini che rivendicano il diritto di poter scegliere se salire o meno sulla vettura dell’autista Armando Sacco Zaut, che la notte del 2 dicembre ha picchiato una donna spingendola fuori dal suo taxi. A rincarare la dose è Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, che all’epoca dei fatti fa aveva inviato una lettera aperta al sindaco Renzo Caramaschi, chiedendo, con fermezza, la sospensione della licenza dell’autista. “Da giorni sento dire che questo taxi non circola più, cosa che mi è sembrata piuttosto sospetta - osserva Oberhammer -, tante sono le persone, uomini e donne, che mi hanno detto di non voler prendere il taxi numero 22 ma così è impossibile riconoscerlo”.

È il Comune, del resto, sottolinea la presidente della Commissione per le pari opportunità per le donne, a essere responsabile di attuare i dovuti controlli in base al regolamento per il servizio taxi, il cui articolo 18 così recita: “In caso di mancanza dei requisiti prescritti dalla legge e dal presente regolamento il veicolo non può essere utilizzato per lo svolgimento del servizio […]”. L’assessora e presidente della commissione comunale taxi Marialaura Lorenzini, contattata da salto.bz, assicura che farà le verifiche necessarie portando la questione nella riunione della commissione già fissata per oggi, 26 gennaio, per valutare le posizioni delle due parti in causa e decidere se sospendere o meno la licenza. 

L’indagine della Procura nei confronti del tassista, accusato di rapina, lesioni e minacce, intanto va avanti, “e proprio perché c'è un'inchiesta in corso oltre alla concreta possibilità di un provvedimento disciplinare da parte del Comune trovo gravissimo, se le voci fossero confermate, che il numero del tassista sia stato cambiato e mi aspetto che il Sindaco intervenga subito”, così Oberhammer che aggiunge: “Chiedo inoltre che il numero identificativo e il nome del tassista d'ora in avanti venga posizionato in maniera ben visibile all’interno del mezzo”. Il presidente della Cooperativa Radiotaxi Bolzano, Mauro Ortombina, invece, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ortombina, che in seguito all’episodio di aggressione del 2 dicembre si era reso disponibile a farsi da parte, ha ottenuto la fiducia da parte della gran parte dei soci ed è stato quindi confermato nell’incarico. Ora il numero uno della coop Radiotaxi afferma di voler attendere le decisioni della commissione taxi e della magistratura in merito al caso del tassista Sacco Zaut per poi valutare il da farsi sottolineando tuttavia che la vicenda occorsa non avrebbe danneggiato gli affari che al contrario, nell’ultimo periodo, sarebbero aumentati.

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gorgias Do., 26.01.2017 - 13:50

Non che una persona, che ha avuto delle tensioni in un bar con un avvocato ed avvuto di seguito un processo mi sia molto simpatico, ma il caso sopra stante non è ancora chiuso e questo articolo è pieno di toni pregiudicativi.
Inoltre fa senso che il tassista cambi il numero identificativo, affinché lo faccia in modo regolato. Cioè che in caso necessario si possa identificare il conducente tramite un registro.
Siccome questa persona è ancora in possesso della licenza, il numero identificativo non deve servire a scopo di stigmatizzazione,come piacerebbe a qualcuno.
Noi viviamo in uno stato di diritto e non vale la pena di rovinarlo per un branco di isteriche.

Do., 26.01.2017 - 13:50 Permalink