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Gran Circo Conca

Nuovo capitolo sullo spinoso caso del libro “…E tu slegalo subito”, Stocker apre a un dibattito sul tema della contenzione. Presa di distanza dal primario di psichiatria.
Conca
Foto: Youtube

Non ne sapevano nulla. L’assessora Martha Stocker e il direttore generale dell’Asl altoatesina Thomas Schael non erano al corrente della lettera, datata 20 ottobre 2016 e pubblicata su salto.bz, con cui il primario di psichiatria Andreas Conca dichiarava inopportuno - parlando di “inappropriatezza della scelta del luogo” - concedere, lo scorso ottobre, la sala del centro di riabilitazione psichiatrica Gelmini di Salorno per la presentazione del libro “…E tu slegalo subito” di Giovanna Del Giudice, volume che è punta di diamante nella campagna per l’abolizione della contenzione.

 

Questione di miopia

In molti, è bene ricordare, si erano lanciati in roventi polemiche all’epoca dei fatti e a tenere accesa la fiammella della protesta originaria ci avevano pensato i tre consiglieri provinciali dei Verdi Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, i quali si erano sentiti rispondere dagli assessori Martha Stocker e Christian Tommasini che il dottor Conca non aveva, parola loro, vietato alcunché. Affermazione poi di fatto smentita dalla lettera in questione in cui il primario scriveva che, qualora la presentazione si fosse tenuta in tale sede, concreto sarebbe stato il rischio di traumatizzare gli utenti della struttura stessa. E dunque, data l’incongruenza di opinioni, gli ambientalisti erano tornati all’attacco presentando una nuova interrogazione.

Ciò che ne è risultato non è solo un’esemplare caduta dalle nuvole di Stocker e Schael in merito all’“incriminata” missiva bensì anche una netta presa di distanza del numero uno dell’Asl: “Conoscendo, il Direttore generale, personalmente l’autrice del libro ‘… e tu slegalo subito - sulla contenzione in Psichiatria’, Dott.ssa Giovanna del Giudice, stimata psichiatra nonché allieva del'illustre dottor Franco Basaglia a Trieste, lo stesso non avrebbe mai espresso un diniego alla presentazione del libro nelle sedi istituzionali dell’Azienda Sanitaria anche per arricchire una discussione scientifica nel rispetto del diritto di espressione e di opinione dei diversi professionisti”, replica Stocker. Segue pirotecnica arrampicata sugli specchi del primario: “Conca ribadisce che le sue telefonate e la sua lettera del 20 ottobre 2016 non esprimevano un divieto alla presentazione del citato libro a ‘Casa Gelmini’ a Salorno. La lettera originava dal fatto che lo stesso dottor Conca esprimeva la sua sorpresa di non essere stato coinvolto nell’iniziativa, pur essendo lo stesso responsabile dell’assistenza sanitaria psichiatrica nella suddetta struttura territoriale”.

 

Fare ammenda

I Verdi, inoltre, visto l’episodio “quantomai increscioso per una pubblica amministrazione”, chiedevano a Provincia e Amministrazione sanitaria di valutare la possibilità di “una sorta di ‘presentazione riparatoria’ – eventualmente un convegno – proprio presso il Gelmini sul ‘no restraint’ invitandovi la stessa autrice Giovanna Del Giudice e l’editore di Alfa&Beta oltre naturalmente al prof. Conca, per garantire il doveroso confronto tra diverse posizioni, magari allargando il confronto a rappresentanti di altri ambiti sanitari in cui la contenzione si verifica, (geriatria, case di riposo...) e alla psichiatria forense”. Nella sua risposta Stocker assicura che il dirigente medico è “ben disposto ad una discussione serena, aperta e non strumentalizzata di questa delicata tematica” e che “anche l’Amministrazione provinciale e la Direzione aziendale si rendono disponibili ad una discussione trasparente ed oggettiva, e non soltanto ad una ‘presentazione riparatoria’, del tema della contenzione fisica con mezzi meccanici e farmacologici in una cerchia di addetti ai lavori della sanità e del sociale, di rappresentanti delle associazioni e dei gruppi di auto-aiuto nonché di giuristi e medici legali”. Vedere per credere.